Bonus verde 2022, Bonus mobili 2022: come ottenere le detrazioni
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circolare n. 42 Bonus verde 2022 e Bonus mobili 2022: a chi spettano e come funzionano

Chiarimenti sulla circolare 28/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate

Con la circolare n. 28/E del 25.07.2022 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti su alcune detrazioni edilizie, specificandone:

    • l’ambito;
    • i criteri di applicazione;
    • le eccezioni o le specificazioni fino ad oggi elaborate.
 

In riferimento alle detrazioni sugli arredi, l’Agenzia specifica che le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono anche essere effettuate prima rispetto alle spese per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che i lavori siano stati già avviati.

Dunque, la data di inizia lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo.

Per quanto riguarda il bonus verde, invece, viene precisato che per ottenere la detrazione i pagamenti siano effettuati con strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni, come:

    • assegni bancari, postali o circolari non trasferibili;
    • bonifici bancari o postali;
    • carte di credito o debito.

 

Nel documento di spesa deve essere indicato il Codice Fiscale del soggetto beneficiario della detrazione.

 

Bonus verde: cos’è?

Dall’anno di imposta 2018 è prevista per legge una detrazione pari al 36 per cento delle spese documentate e sostenute per la “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti. Sono comprese:

  • pertinenze (si considerano pertinenze dell’abitazione principale gli immobili che fanno parte delle seguenti categorie: magazzini e locali di deposito, cantine, soffitti, solai; stalle, scuderie, rimesse, posti auto, autorimesse senza fine di lucro, tettoie chiuse o aperte);
  • recinzioni;
  • impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

 

Con la Legge di Bilancio 2022 la detrazione per le spese sostenute è stata prorogata fino al 2024.

La detrazione spetta ai contribuenti che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e ai loro familiari conviventi. La detrazione spetta anche per le spese sostenute per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. In questo caso, la detrazione spetta al singolo condomino.

Sono detraibili le spese sostenute per l’intervento di sistemazione nel suo complesso, comprensivo delle opere necessarie alla sua realizzazione e non il solo acquisto di piante o altro materiale.

 

Bonus verde 2022: ipotesi ammesse ed escluse

La detrazione non spetta per le spese sostenute per:

    • la manutenzione ordinaria periodica dei giardini preesistenti e non connessa ad un intervento innovativo o di modifica;
    • i lavori in economia.

 

La realizzazione di fioriere e l’allestimento a verde di balconi e terrazzi è agevolabile solo se permanente e a patto che si riferisca ad un intervento innovativo di sistemazione del verde degli immobili residenziali.

Tra le spese ammesse alla detrazione rientrano anche quelle di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi sopra citati.

Guida al bonus verde: i limiti di detrazione

La detrazione è calcolata su un importo massimo di euro 5.000 per ogni unità immobiliare residenziale. Dunque la detrazione massima è di euro 1.800 (36 per cento di euro 5.000) per immobile.

Bisogna tenere presente che:

    • se si eseguono gli interventi su più unità immobiliari, la detrazione è riconosciuta ogni volta.
    • in caso di interventi di sistemazione del verde eseguiti sulle le parti comuni di edifici, la detrazione è calcolata su un ammontare massimo di spesa di euro 5.000 per ciascuna unità

Ad esempio, se un contribuente proprietario di una unità immobiliare all’interno di un condominio effettua lavori di sistemazione a verde sia sulla propria unità immobiliare sia sulle parti condominiali, ha diritto a calcolare la detrazione su un importo pari a 5.000 euro per le spese effettuate sul proprio immobile e euro 5.000 per la parte di competenza delle spese condominiali.

La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto ed è fruita in 10 quote annuali di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Se gli interventi di “sistemazione a verde” e di realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili sono realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, la detrazione spettante è ridotta al 50 per cento.

La detrazione è cumulabile con le agevolazioni già previste sugli immobili oggetto di vincolo da parte del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ridotte nella misura del 50 per cento.

In caso di vendita dell’unità immobiliare sulla cui sono stati realizzati gli interventi, la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta (salvo diverso accordo delle parti) all’acquirente dell’unità immobiliare. In caso di decesso del beneficiario, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette per intero all’erede diretto del bene.

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Bonus mobili ed elettrodomestici

Il bonus mobili è definito dall’articolo 16 bis TUIR riconosce una detrazione, pari al 50 per cento della spesa, per l’acquisto di:

    • mobili;
    • grandi elettrodomestici di classe A+ (A per i forni) per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica).

 

Questi elementi devono essere finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di recupero.

La detrazione è stata prorogata: per le spese sostenute nell’anno 2021 per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, il beneficio spetta a condizione che il predetto acquisto sia stato effettuato in connessione con lavori di recupero del patrimonio edilizio iniziati a decorrere dal 1° gennaio 2020.

La detrazione spetta anche al contribuente che abbia sostenuto solo una parte delle spese relative all’intervento edilizio o che abbia pagato solo il compenso del professionista o gli oneri di urbanizzazione. Se le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus mobili 2022 per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.

Condizioni

La detrazione è collegata agli interventi, anche realizzati in economia:

    • di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale;
    • di manutenzione straordinaria effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
    • di restauro e di risanamento conservativo, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
    • di ristrutturazione edilizia, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
    • di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche se non rientranti nelle categorie precedenti, a patto che sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
    • di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, che sono eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedano entro diciotto mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.

 

La fruizione del bonus mobili in seguito di interventi edilizi su parti comuni di edifici residenziali, compresi quelli di manutenzione ordinaria, spetta a condizione che i mobili acquistati siano finalizzati all’arredo delle parti comuni (ad esempio, guardiole, appartamento del portiere, sala adibita a riunioni condominiali, lavatoi, ecc.) e non all’arredo della propria unità immobiliare.

Il bonus mobili spetta anche nell’ipotesi in cui i contribuenti titolari delle detrazioni di cui all’art. 16-bis del TUIR, o delle detrazioni spettanti per il sisma bonus scelgano lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Non possono, invece, essere compresi tra gli interventi che danno diritto all’ulteriore detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici:

    • la realizzazione di posti auto o box pertinenziali;
    • gli interventi volti all’adozione di misure finalizzate a prevenire il compimento di atti illeciti da parte di terzi, tranne nel caso in cui siano anche inquadrabili come manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia);
    • gli interventi per i quali si usufruisce delle detrazioni spettanti per interventi finalizzati al risparmio energetico, Ecobonus, (per esempio, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione impianti di climatizzazione invernale, la riqualificazione energetica di edifici esistenti).

 

Il bonus mobili spetta anche nel caso in cui i mobili e i grandi elettrodomestici siano destinati ad arredare l’immobile, ma l’intervento cui è collegato tale acquisto deve essere effettuato sulle pertinenze dell’immobile stesso, anche se autonomamente accatastate.

L’agevolazione spetta per l’acquisto, anche se effettuato all’estero, di mobili e grandi elettrodomestici di classe A+ (A per i forni).

Quali sono i mobili che rientrano nell’agevolazione? A titolo esemplificativo possiamo citare

letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di tende né di altri complementi di arredo.

 

Limiti del bonus mobili ed elettrodomestici

La detrazione spetta nella misura del 50 per cento delle spese sostenute e per l’anno 2021. È calcolata su un importo massimo di euro 16.000 (10.000 euro per le spese sostenute nell’anno 2020), indipendentemente dall’ammontare delle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Per fruire della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici i contribuenti devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali; in questo caso, non è necessario utilizzare il modello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste SPA per le spese di ristrutturazione edilizia.

È consentito, inoltre, effettuare il pagamento degli acquisti di mobili o di grandi elettrodomestici mediante carte di credito o carte di debito, ma non tramite assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

La detrazione è ammessa anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati con il finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le medesime modalità sopra indicate e il contribuente abbia copia della ricevuta del pagamento.

A seconda della tipologia di pagamento scelta, la spesa deve considerarsi sostenuta:

      1. nel caso del bonifico, al momento dell’effettuazione dello stesso;
      2. nel caso di pagamento con carte di credito e debito, il giorno di utilizzo della carta (evidenziato nella ricevuta di avvenuta transazione) e non il giorno di addebito sul conto;
      3. nel caso di pagamento tramite finanziamento, nell’anno di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria.

 

Le stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.

Lo studio rimane a vostra disposizione per rispondere a dubbi e domande sul bonus verde e sul bonus mobili 2022.