La circolare n.20 del 2 ottobre 2024 introduce importanti novità riguardanti il concordato preventivo biennale, reintrodotto con il D.Lgs.n.13/2024 e modificato dal D.Lgs.n.108/2024. Questo provvedimento mira a semplificare gli adempimenti fiscali per i contribuenti di minori dimensioni e offre significativi vantaggi a chi decide di aderire.
Premessa
Il D.Lgs.n.13/2024, come modificato dal D.Lgs.n.108/2024, ha introdotto nuovamente il concordato preventivo biennale. Questa misura ha l’obiettivo di razionalizzare gli obblighi dichiarativi e favorire l’adesione volontaria per i contribuenti di minori dimensioni che esercitano attività d’impresa o lavoro autonomo. In questo articolo, esaminiamo sia l’attività di controlloper chi non aderisce, sia i controlli inibiti per chi accetta, facendo riferimento alla circolare n.18/E del 17 settembre 2024.
1.Le regole generali del concordato preventivo
I contribuenti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e che rispettano determinati requisiti possono accedere al concordato preventivo biennale. La proposta definisce gli anni fiscali 2024 e 2025 e riguarda il reddito di impresa e di lavoro autonomo. Resta esclusa l’IVA, che continua ad applicarsi secondo le disposizioni ordinarie.
1.1.Ambito oggettivo del concordato
Annualità coinvolte: La proposta copre gli anni 2024 e 2025, eccetto i contribuenti in regime forfettario, per i quali il concordato vale solo per il 2024.
Redditi interessati: Riguarda il reddito d’impresa e di lavoro autonomo, nonché la base imponibile IRAP per i soggetti ISA.
Applicazione: Differente per i soggetti ISA e per i contribuenti forfettari.
1.2.Contribuenti ISA e forfetari: le differenze
Per i contribuenti ISA, il reddito oggetto del concordato viene calcolato in maniera più complessa rispetto ai forfetari, che beneficiano di un metodo semplificato. Anche l’IRAP è inclusa, con specifiche regole di calcolo. I contribuenti devono comunque rispettare gli obblighi dichiarativi e contabili.
2.Modalità di adesione al concordato
L’adesione al concordato preventivo biennale deve essere completata attraverso l’apposito programma messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che consente di calcolare e accettare la proposta entro il 31 ottobre 2024.
3.I vantaggi per chi aderisce al concordato
L’adesione al concordato comporta una serie di vantaggi, tra cui:
Esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione di crediti IVA fino a 70.000 euro.
Esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici.
Anticipazione di un anno dei termini per l’accertamento.
4.L’attività di controllo per chi non aderisce
Chi non aderisce al concordato preventivo sarà soggetto a un’intensificazione dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza. Questi controlli riguarderanno tutti i redditi diversi da quelli inclusi nel concordato, compresi quelli fondiari, di lavoro dipendente e di capitale.
5.Accertamenti residuali
Nonostante l’adesione al concordato, rimangono possibili accertamenti formali e sui crediti d’imposta, così come il controllo sugli oneri deducibili e detrazioni fiscali.
Scarica il documento completo per ulteriori dettagli e assicurati di rimanere conforme alle normative.